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18 Dec 2006

2. Radiofonica interpretazione

18 dicembre 2006

La traccia pilota è pronta. I primi, emozionanti 45 minuti dell’interpretazione radiofonica hanno preso forma con l’inserimento della colonna sonora, arricchita dalla struggente versione di Strange Fruit del giovane trombettista Giancarlo Romani (forse la prima esecuzione con la tromba della canzone di Billie Holiday), registrata appositamente per Una vita in meno.

I primi di Gennaio saremo in sala per le nuove incisioni con gli attori, ma già da ora mi è impossibile non ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto sperimentale, tutti quelli che hanno creduto nella sceneggiatura e chi, finora, ha lavorato con dedizione e amichevole entusiasmo: senza di voi niente sarebbe avvenuto.

3 Dec 2006

1. Tony e Sergio prendono la parola

29 novembre 2006


Altri amici si avvicendano di fronte ai microfoni dello studio di registrazione. Ho chiesto a Gianluca Monastra e Massimo Basile di interpretare le parti di Tony e Sergio, pianista e bassista del gruppo jazz di cui fa parte anche Matteo, il protagonista di Una vita in meno. Con grande entusiasmo, hanno dato vita a due personaggi di notevole importanza nello snodo narrativo della vicenda, soprattutto in riferimento al personaggio di Gabriele, il quale vede lentamente sfumare i propri sogni di gloria a causa delle diverse scelte, artistiche e di vita, che compiono i componenti della band.
Gianluca e Massimo, sono ottimi conoscitori della musica jazz e hanno scritto recentemente un libro per me fonte di riflessione e puro divertimento. S’intitola Un’estate con Chet e narra le vicende di un cronista di nera, Gino Lamberti, che non conosce niente del jazz ma che viene incaricato di seguire la triste vicenda di Chet Baker arrestato per droga in versilia durante il suo tour italiano negli anni ’60. Ciò che affascina del romanzo è proprio la figura di questo cronista, apparentemente lontano da un mondo ricco di miti e leggendarie performance tenute da musicisti dal talento straordinario e dalle vite spesso problematiche, che alla fine, durante l’incontro con Chet, scopre di appartenervi molto di più di quanto potesse immaginare, perché il jazz non è solo un genere musicale, ma anche un modo di vivere la propria esistenza.

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